UNA NUOVA SEDE CHE RACCONTA LA SUA ANIMA GRREN

UNA NUOVA SEDE CHE RACCONTA  LA SUA ANIMA GRREN

Le porte della nuova sede di Macron si sono aperte per accogliere i rappresentanti delle istituzioni regionali, locali e dei media per inaugurare ufficialmente e presentare il nuovo quartier generale.

Non rimanere fermi, ma rinnovarsi ogni giorno. Lavorare duramente per creare abbigliamento all’avanguardia e ad alte prestazioni costruendo una comunità che condivida la passione per lo sport. Progettare il futuro con elevati standard di buona gestione, responsabilità sociale e rispetto per l’ambiente. Questa è Macron, oggi e domani. La scelta di realizzare una sede eco-sostenibile e tutte le attività del progetto ‘Macron 4 The Planet’ vogliono essere il contributo di Macron per vincere la partita più importante: quella del nostro futuro.

“Il futuro dipende dalle nostre scelte. Quando abbiamo pensato a una nuova sede abbiamo pensato al futuro della nostra azienda. Un futuro sostenibile, produttivo, inserito in un contesto territoriale al quale apparteniamo e che ci appartiene. - ha detto Gianluca Pavanello – Siamo un’azienda italiana con grande respiro internazionale, un’azienda fatta di persone che si impegnano quotidianamente e che credono in standard elevati di buona gestione, responsabilità sociale e rispetto per l'ambiente. Viviamo di sport e dei suoi valori che traduciamo in tutti i nostri prodotti. Questa è una giornata speciale che attendevamo da un anno e oggi sono felice e orgoglioso di far conoscere da vicino il nostro mondo e la nostra casa”.

L’intervento conclusivo è stato quello di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna. “La Regione Emilia-Romagna ha posto come priorità della propria azione di governo la transizione ecologica e un progetto di sviluppo ecosostenibile, nel solco tracciato dal Patto per il Lavoro e per il Clima e dagli obiettivi dell'Agenda 2030 dell'Onu. Dunque, è molto significativo che aziende come Macron abbraccino questa strada, dimostrando ancora una volta che l'economia e la svolta green non sono in contrapposizione, bensì il contrario. Di fronte a noi non abbiamo altra scelta che inseguire con forza l'ambizione di una società basata su sostenibilità sociale, economica e ambientale".